Marilena Spataro “Giornalista culturale e curatrice d’arte “
Spazia ed esplora con estrema disinvoltura e capacità stilistica linguaggi e tecniche delle neo avanguardie del ‘900, Silvana Di Vora, giungendo a una sintesi espressiva e formale del tutto originale e personalissima. E se nei suoi lavori realizzati con gli scarti di materiali vari, soprattutto metalli, e che sono le opere che più la caratterizzano, guarda all’Arte povera, spingendosi in alcuni soggetti a una reinterpretazione geniale delle carte geografiche del grande Alighiero Boetti, oppure in altri a una rilettura dei classici della Pop Art, a partire dalle eterna icona di Marilyne Monroe dell’immenso Andy Warhol, negli acrilici e negli olii predilige esprimersi attraverso il linguaggio del concettuale e/o dell’astrazione, dove, in quest’ultimo caso, non di rado, è dato intravedere la furia gestuale dell’action painting. Laddove, invece, decide di intraprendere la strada del figurativo adottando le tecniche della pittura tradizionale, non esita a spingersi e ad addentrarsi in terreni inesplorati, tra il metafisico e il surreale. Terreni che interrogano e coinvolgono l’anima mentre dialogano con la materia.
Per sua stessa ammissione, questa brava artista folignate ama mutare lo stile e il linguaggio formale con una notevole libertà espressiva abbandonandosi all’onda del proprio umore o, forse, sarebbe meglio dire del proprio estro artistico. Una scelta non facile da gestire, umanamente e artisticamente, ma che, pure, nella Di Vora ottiene l’esito di mettere in campo energie sempre nuove e pronte a sfidare i limiti del possibile.
Nasce da qui una poetica del profondo, una ricerca nei meandri più nascosti della coscienza e dell’essere in un viaggio fantastico che attraversa universi e luoghi oltre i quali lo sguardo si perde nell’infinito.
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